
Come in un film: scritto come una sceneggiatura, avvincente come un romanzo
Vi è mai capitato di pensare che le cose che vi succedono sembrano più adatte a un romanzo, o a un film, che alla vita reale? Personalmente devo ammettere che me lo sono detta più volte, peccando forse di presunzione – si presuppone che un romanzo o un film siano eccezionalmente interessanti e tutti tendiamo a dare per scontato che anche la nostra esistenza lo sia. In tutti i casi, a essere più precisi faremmo bene a ricordarci che sono i film – e i libri – ad essere ispirati alla realtà e non il contrario, a meno che qualcuno non decida di emulare le gesta di un personaggio di fantasia, come Batman o Pretty Woman (ma in questo caso ci sarebbe decisamente qualcosa che non va). O a meno che qualcun altro, anche in maniera meno eclatante, non si dimentichi della distinzione tra palco e realtà:
LEI: Siamo arrivati sotto casa mia e l’ho baciato un’ultima volta sulla soglia, come nei film americani.
LUI: Incomincia sempre così, fai come nei film… poi ti scordi che era per fare come nei film, pensi di essere nella vita vera e finisci per vivere in un film americano.
I protagonisti dell’ultimo romanzo di Régis de Sá Moreira, Come in un film, non sono due casi umani, ma appunto due persone comuni. La loro vita di coppia sembra ricalcare la trama di un’opera del cinema, tanto che non solo loro, ma anche una serie di voci fuori campo disseminate per tutto il romanzo, commentano qua e là quello che fanno LUI e LEI con una frase tipo “È proprio come in un film, quando succede che…”, come se effettivamente assistessero ai dialoghi fra i protagonisti. Il risultato è assolutamente originale e divertente, tanto più che si tratta non solo delle voci di persone che realmente esistono nell’ambito delle vicende narrate – questo vale ad esempio per la portinaia – ma anche di persone che anche all’interno della finzione del romanzo non esistono – come nel caso dei figli futuri della coppia, o anche dei Re Magi o di Matt Demon, tanto per fare qualche nome.
Le caratteristiche che rendono unico questo romanzo a mio avviso sono almeno due: prima di tutto è scritto interamente in forma di dialogo, con LUI e LEI, i personaggi principali, che si scambiano battute in un continuo botta e risposta che ricorda il copione di un film; in secondo luogo le battute sono eccezionalmente realistiche, vicine a quello che potrebbero essere pronunciate nella realtà tra persone brillanti, ironiche e autoironiche.
Proprio come spesso succede nella vita reale, a un certo punto LUI e LEI prendono due strade diverse. Si incontrano però di nuovo dopo tre anni e cosa succede a quel punto? Ve lo lascio scoprire da soli, anticipandovi soltanto che il finale non è per nulla scontato e che se avete voglia di un libro scorrevole, divertente e ricco di spunti in cui riconoscervi, siete sulla strada giusta.
LEI: La stranezza della vita quando scopri che non c’è altro.
20 Giugno 2017 at 13:16
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