
Paradisi Minori – NN Editore non sbaglia un colpo
Che gli animali facciano compagnia non è certo una novità: i cani riempiono le giornate dei padroni scandendole con le loro passeggiate; i gatti le riscaldano con le loro fusa, raggomitolati sul divano; i pesci rossi rilassano chi osserva il loro avanti e indietro sempre uguale dentro una palla di vetro. Eppure nessuno di quelli che si ritrovano tra le pagine di Megan Mayhew Bergman può realmente colmare la solitudine che i personaggi delle sue storie si portano dentro. È questa la sensazione che mi resta dopo aver letto Paradisi minori, prima raccolta di racconti di una scrittrice americana portata in Italia da NN Editore e tradotta stupendamente da Gioia Guerzoni. Dodici spaccati di vita in cui gli animali sono sempre presenti, coprotagonisti di vicende in tutto e per tutto umane.
Nel mio racconto preferito, Le arti della casalinga, una donna va col proprio bambino alla ricerca del pappagallo appartenuto alla defunta madre, per poterne riascoltare la voce; in Salvare la faccia un lupo ha completamente sfigurato una donna; L’orto urbano racconta di una coppia — lei in particolare — che non riesce a perdonarsi quanto successo al proprio cane; Collezioni ha a che fare con una scelta: stare con il proprio compagno oppure con i propri animali; in Le balene di ieri, lui crede che il modo per salvare il pianeta sia interrompere la riproduzione e lei, da sempre d’accordo, entra in crisi dopo essere rimasta incinta. Il calzino da duemila dollari è — anche — la storia di un cane che si mangia un calzino e della proprietaria che fa tutto il possibile per salvargli la vita, mentre Il cuore artificiale racconta di un uomo che continua a cercare l’amore a novantun anni e per darne prova alla sua amata la porta a pescare.
Storie di relazioni, all’apparenza banali, proprio per questo rese ancora più belle dalla penna dell’autrice. Ho sintetizzato quelle che mi sono rimaste più impresse, ma la verità è che sono tutte straordinarie. Dopo avere letto Il paradiso degli animali di David James Poissant, sempre edito da NN, avevo pochi dubbi sul fatto che Paradisi minori fosse una raccolta di alto livello. Mi dispiace solo una cosa: pur avendone centellinato le pagine, sono arrivata alla fine.
Illustrazione: Dieter Braun

«Non gli ho detto che la nostra meta è uno squallido zoo privato a Myrtle Beach, dove potrò sentire la voce di mia madre uscire dal becco di un pappagallo grigio africano di trentasei anni. Un pennuto che odiavo, capace di trillare come un microonde, squillare come un telefono e starnutire esattamente come me.»
21 Settembre 2017 at 10:42
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