
Ode alla colazione
Alice apre gli occhi. Si alza, si lava la faccia, vorrebbe tornare a dormire. Ma poi arriva lei, il suo pensiero, la sua preparazione, e tutto cambia. Alice versa la polvere scura, avvita la parte superiore, accende il fornello. Dispone sul tavolo lo yogurt che ha preparato, la torta fatta in casa, i fichi appena colti. E nel frattempo arriva anche lui…profumo di caffè. Raccoglie i suoi pensieri, ripensa al sogno fatto stanotte, a come si vestirà, a cosa deve fare oggi. Dà il primo morso, il primo sorso, e il tempo si ferma. Ogni cosa in lei si risveglia e le sembra di vedere ogni singolo ingrediente di quella meraviglia che le sta augurando una buona giornata.
Carlotta, invece, è una di quelle persone che amano dormire proprio fino all’ultimo e così non le rimane molto tempo. Beve velocemente il suo tè caldo, ma di mangiare proprio non le va. Aspetterà che arrivino le dieci, scenderà un attimo nel bar sotto l’ufficio e solo allora mangerà qualcosa, un tramezzino forse, perché a lei i dolci non piacciono.
Anche Gemma è sveglia: ha messo su un abito elegante, raccolto i capelli in uno chignon, preso un croissant e un caffè da asporto nella pasticceria sotto casa e chiamato un taxi per farsi portare fin sotto al suo negozio preferito, che chiuso e deserto è ancora più bello. Ed allora il croissant non è più un croissant e il caffè non è più un caffè, ma una parure di diamanti di cui riesce perfino a sentire il sapore.
Ma raccontandovi tutto questo, si sono fatte quasi le otto, e devo muovermi. Come è stata la mia colazione? Più o meno come la foto qui sotto. Ma va bene così, perché comunque sia, comunque la si faccia, per me la colazione rimane uno dei momenti più belli che ci siano.
Buona giornata a tutti!
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Racconti
25 Ottobre 2012 at 7:12
Io sono esattamente come Carlotta!