Impossible is nothing
Sapevo che prima o poi sarebbe potuto succedere…ma non mi aspettavo certo che sarebbe stato a fine ottobre, con una temperatura di 15 gradi. E invece se ne stava lì, ai miei piedi, e si aggirava pericolosamente verso una direzione imprecisata…un cucciolo di blatta, o se preferite di scarafaggio, rossiccia e con le antennine. Ho avuto il coraggio di schiacciarla prima che scappasse chissà dove (già, chissà dove? Dentro il mio letto forse?), dopo di che non ho potuto certo esimermi dal riempire tutto, compresa la moribonda, di DDT, quello che avevo da tempo conservato e che pensavo avesse chiuso definitivamente la stagione 2012 con un bel OK (proprio nel senso di 0 killed). Evidentemente mi sbagliavo. Rimane però un problema: dove c’è un cucciolo, solitamente c’è una madre…e a meno che non sia fuggito con la scusa di andare a comprare le sigarette, anche un padre…e le blatte, a quanto ne so, non fumano. Oddio, spero davvero che non ce ne siano altre. Ora mi ritrovo con la casa impuzzolita, la finestra spalancata, sto morendo di freddo e sono pure in ansia.