Avrei tanto voluto…
Riposarmi. Un’oretta al massimo, non di più. Ma anche mezz’ora sarebbe andata bene.
Del resto, mi stavo pregustando la pennichella del venerdì dall’inizio della settimana.
L’ultima volta che sono riuscita a riposarmi di pomeriggio è stato… fatemi pensare…beh, circa due mesi fa…
quindi se permettete CI TENEVO PARTICOLARMENTE! Invece, niente…e sapete perché? Indovinate un po’ chi ho trovato ieri sera quando sono tornata a casa…dai, lo so che avete capito…vi do un indizio…piccolo e rossiccio…vi dice qualcosa? Vabbè ve lo dico: un altro scarafaggio che esplorava la casa. Sempre piccolo, però un pochino più grande del precedente… il che non mi stupisce, visto che sono passati ben quattro giorni dal ritrovamento del fratello (o sorella, chi può dirlo) e chissà che cosa si è pappato in questi giorni l’intruso. Comunque non mi sono persa d’animo: mi sono fatta coraggio e per la seconda volta nella mia vita ho stecchito la belva schiantandole addosso una scarpa col tacco. E’ spirata subito, purtroppo però ho anche sentito quello che non avrei mai voluto sentire: crack. E’ stato terribile.
Ironia della sorte, avevo le lenzuola marrone scuro nel letto…avete idea delle paranoie che mi sono venute??? Incubi di ogni tipo, avevo praticamente l’immagine di quelle lenzuola che fanno con gli animali, con gli scarafaggi stampati. Allora ho disfatto il letto, messo le lenzuola GIALLE e, guardinga, mi sono infilata dentro il letto tipo sarcofago (tenevo fuori solo la parte del viso dal naso in su).
Chiaramente, verso l’ora di pranzo ho pensato bene di chiamare mia madre e così, parlandole del più e del meno, le ho detto che avevo trovato due scarafaggi.
“Hai avvertito i padroni di casa? Potrebbe essere necessaria una disinfestazione”.
“Grazie mamma, tu sì che sai sollevarmi il morale. Ne ho trovato solo due ed erano piccoli”.
“Nooooo, scuuuuusa, non volevo metterti ansia”.
“No, figurati, era ovvio. Figuriamoci se avessi voluto”.
“No dai, sul serio, non allarmarti. DEVI ASSOLUTAMENTE CERCARE QUESTO PRODOTTO DA METTERE NEI LAVANDINI SE NON VUOI TROVARTI LA CASA INFESTATA”.
“Ma allora lo fai apposta? Senti io sono stanca, dimmi il nome di questo veleno e ci sentiamo più tardi”.
“Sì tesoro, allora si chiama …….., lo produce la…………………., che ha sede in …………………….., costa ……… e lo devi versare nei lavandini”.
“Ok mamma, grazie.”
“Allora capito? Stai tranquilla, si chiama ………., lo produce la …………….., che ha sede…….”.
“Mamma, la vuoi piantare? Ho C A P I T O, ora lo cerco”.
Ma chiaramente mancava l’immancabile frase, quella che mi sento ripetere OGNI volta che malauguratamente parlo di qualcosa di domestico (il che, per fortuna, succede assai di rado).
“NE BASTA SOLO UN GOCCINO”.
E no. Adesso mi hai fatto venire l’ansia e io compro UNA BOTTIGLIA PER SCARAFAGGIO. E la compro CON I TUOI SOLDI, mia adorata mamma, perché non si fa così. Io adesso sono TERRORIZZATA.
“Penso che andrò sul sito dell’ISTAT a vedere qual è il numero medio dei componenti di un nucleo familiare in Italia, così dopo aver calcolato gli scarafaggi pro-capite, valuterò quante confezioni prendere”.
“Non c’è bisogno di essere sarcastica, lo dico per te. Comunque chiamami dopo, se vuoi”.
“Certo, con piacere!”.
Comunque, lasciamo perdere. Vado a cercare questo benedetto prodotto. Non sapendo dove guardare, chiedo a un dipendente del supermercato: “Scusi, potrebbe dirmi dove trovo i prodotti tipo Baygon per gli scarafaggi?”.
“Signorina, ha detto scarafaggi?”.
“Sì, ho detto scarafaggi”.
“Ma non ha chiamato la ASL? Faccia fare subito un sopralluogo”.
Vi prego, ditemi che è uno scherzo. Cioè, ma stiamo impazzendo tutti? Chiamare la ASL così, subito, per due piccoli scarafaggi? Non che sia tranquilla, però a questo punto mi chiedo, se uno si sente male e rimette cosa fa, contatta subito un esorcista? Mi sembra francamente tutto un po’ esagerato.
“Guardi, magari poi chiamo anche la ASL, però tra i prodotti che avete non mi può consigliare qualcosa?”.
“No guardi, mi coglie proprio impreparato, le consiglio di chiamare la ASL”.
E daje con la ASL.
“Lo farò senz’altro. Grazie mille”.
Morale, non ho trovato niente di niente. Ho spruzzato lo spray che avevo dappertutto, ma a questo punto non mi sento più sicura di nulla. Devo trovare questo liquido e quindi esco un’altra volta. Anche perché, se resto ancora in casa, finisce che i vicini trovano me stecchita da questa robaccia chimica.